“Un cioccolato fondente di due tipi - alla
vaniglia, alla cannella – da mangiare in tocchi o da sciogliere in tazza: di
inarrivabile sapore, sicché a chi lo gusta sembra di essere arrivato
all'archetipo, all'assoluto, e che il cioccolato altrove prodotto – sia pure il
più celebrato – ne sia l'adulterazione, la corruzione”.
Leonardo Sciascia dopo averlo provato aveva le
idee ben chiare. Di cosa parliamo?Del cioccolato modicano: lavorato a mano con
ingredienti tradizionali, dalla pasta granulosa e dal sapore intenso, ormai
conosciuto ed esportato in tutto il mondo.
E se c’è un posto dove il cioccolato modicano lo
fanno fare e lo sanno fare bene quel posto è di sicuro l’Antica Dolceria
Bonajuto.
Nel centro storico di Modica,immersa nel
meraviglioso barocco, in un piccolo vialetto che sa di intimo e riservato e dove
permane un profumo intenso e inebriante, l’Antica Dolceria Bonajuto da centotrentatre
anni si dedica alla produzione del cioccolato e non solo.
Era il 1880, infatti, quando Francesco Bonajuto,
seguendo le orme del padre, apriva la sua piccola bottega dolciaria. Da quella
bottega, anno dopo anno, cominciarono ad uscire squisitezze di ogni tipo, di
origine araba e spagnola, frutto di una tradizione secolare.
Continuò per anni con passione e meticolosità
quella sua attività nella speranza di non far scomparire per sempre quell'arte
che lo aveva cresciuto e di cui era divenuto uno straordinario interprete.
Oggi a distanza di centotrentatre anni la bottega è
ancora lì, dove lui l’aveva fondata, e continua ancora oggi a produrre il suo
cioccolato con le stesse ricette che la tradizione impone e che lo rendono
unico al mondo.
La produzione del cioccolato fu, infatti,
introdotta nella contea modicana nel periodo della dominazione spagnola. I
conquistadores avrebbero però appreso la tecnica dagli antichi Aztechi. Un
prodotto, lo “xocoàlt”, che gli abitanti del Messico ricavavano dai semi di
caco triturati su una pietra chiamata “metate”.La pasta di cacao così
ottenuta veniva poi mescolata con spezie ed il tutto veniva sfregato sul
"metate" fino a quando il composto non si induriva.
Questo cioccolato, contrariamente a quanto in
seguito avvenne nel resto d'Europa, non passò mai alla fase industriale
rimanendo immutato attraverso i secoli. Ancora oggi nell’Antica Dolceria
Bonajuto il cioccolato si produce quasi con la stessa metodologia e combinando
gli stessi ingredienti.
Il risultato finale è di una bontà incredibile: il
cioccolato si presenta con i cristalli di zucchero quasi integri all’interno
della tavoletta inoltre la particolare lavorazione “a freddo” permette di
mantenere aromi che sarebbero altrimenti destinati a sparire.
Senza aggiunta di burro o di altre sostanze estranee,
il cioccolato Bonajuto è un mix perfetto di cacao, zucchero e spezie.
Alla cannella, alla vaniglia, al peperoncino, alla
maggiorana e al sale: ce n’è per tutti i gusti!
Ma l’Antica Dolceria Bonajuto non è soltanto
cioccolato. Entrare lì è come far un tuffo in ciò che di più buono la
tradizione dolciaria modicana riesce ad offrire: ‘Mpanatigghi, Cannoli alla
ricotta e alla crema con granella di pistacchio, Aranciata e Cedrata, Nucatoli,
Torrone bianco e abbrustolito.
E se sei confuso e non sai ancora cosa acquistare
allora ti è concesso provare: dagli assaggi di cioccolato che sono sul bancone,
divisi per ciotole, fino ai cannoli o a biscotti di tutti i tipi.
Che dire ancora? La più antica fabbrica di
cioccolato in Sicilia, l’Antica Dolceria Bonajuto, vale sempre una sosta. Conoscerne
i prodotti significa conoscere un'infinità di sapori a molti sconosciuti,
sapori antichi che il tempo non ha cambiato. Verrebbe da dire che certe cose,
per fortuna, non refrattarie ai cambiamenti.
Peccato di gola, quindi?Sarebbe un peccato non
fermarsi!
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