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Anche quest'anno ci siamo: la primavera siciliana è al massimo del suo splendore e l'estate è alle porte, e puntuale come sempre torna il rito della granita da gustare (magari per colazione, accompagnata dalla tipica "brioscia") comodamente seduti al tavolino di un bar.
Ma quali sono le origini e le curiosità che girano attorno a questa bontà tutta siciliana?
Spesso capita che le specialità più note e apprezzate, più diffuse e amate, vengano contese tra diversi luoghi e che più città ne rivendichino le origini, dando vita a volte a situazioni di bonaria rivalità. Per la granita, questo non è mai avvenuto: che la granita sia una specialità tipicamente siciliana è un dato di fatto che nessuno metterebbe in discussione. E' vero, la "granita" esiste in tutta Italia e in tutta Italia si può gustare ma...chi ha assaggiato la vera granita siciliana sa di cosa stiamo parlando!
La granita nasce in seguito a parecchi esperimenti: le primissime "granite" pare che fossero realizzate cospargendo la neve di sciroppo: al Caffè Orientale del Cav. Civello vengono esposte le prime, rudimentali macchine per la produzione della granita. Oggi le macchine per produrla sono automatiche e moderne, ma è la mano del pasticcere a fare la differenza! La granita siciliana infatti è cremosa al punto giusto, mai troppo ghiacciata, e va continuamente mescolata per non farla rapprendere.
Per quanto riguarda i gusti, poi, non c'è che l'imbarazzo della scelta. Mandorle, pistacchio, gelsi, caffè, cioccolato, limone...
Non avete già l'acquolina in bocca?
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